lettera breve pag. 2
Cara Settimana,
sono rimasto letteralmente allibito quando, sfogliando una rivista di paramenti liturgici, ho visto una casula che, sulla parte anteriore, porta l’immagine di san padre Pio. Secondo me è un santo che, senza sua colpa, sta diventando – mi si scusi l’espressione – come il prezzemolo. Lo troviamo in tutte le salse, in tutti i buchi, dappertutto, in vita e in morte, vedi, per esempio, i manifesti funebri. Non parliamo, poi, delle immagini e statue e statuette del santo. Una vera tracimazione. Ma è normale tutto questo o è piuttosto il frutto di un’esagerata “reclamizzazione” di miracoli, che alla fine prende il sopravvento su quello che è la santità per la chiesa? Di questo passo, tra qualche tempo, neppure lontano, padre Pio prenderà il posto di Gesù Cristo; la Madonna è già stata superata, con grande soddisfazione dei numerosi fans o devoti, ma con grande danno alla fede, il cui centro non è certamente padre Pio. Vi è, quindi, una malsana devozione attorno a questo santo, che piace non tanto per la sua santità, ma per la sua “cosiddetta” capacità di fare miracoli. S. Antonio e s. Rita sono ormai un lontano ricordo. Come se i miracoli fosse lui a farli! Addirittura ho visto da qualche parte, in bella mostra, la figura del santo, con la preghiera: “Gesù, fa’ che padre Pio mi faccia le grazie che gli ho chiesto”. Più che da ridere, ci sarebbe da piangere.
C’ è anche chi consiglia di offrire agli amici “il dolce di padre Pio” con tanto di ricetta. Ci mancava soltanto l’aggiunta di qualche indulgenza per chi lo prepara e per chi lo mangia. Ultimamente fu pubblicata la hit parade dei santi e, naturalmente, in testa c’era padre Pio. Per quali meriti?
Credo che tutte queste “deviazioni” – non “devozioni” – attorno al santo del Gargano dipendano da chi ha degli interessi da salvaguardare, ma non escluderei neppure lo “zampino del maligno” che proprio in questo modo rovina la fede autentica “dal di dentro”.
Non riesco a capire come mai nessuno pensi a mettere un po’ d’ordine in tutta questa faccenda. A chi serve tutto questo? Serve forse per fare bottega? Ho tanti dubbi in merito. E, per finire, vorrei chiedere a tante persone se sanno distinguere tra padre Pio e Gesù Cristo, visto il furore devozionale per il santo. Un po’ di coraggio a fare piazza pulita non guasterebbe. Anzi.
don Franco Cerri (LU)
cerrif@alice.it
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